venerdì 25 febbraio 2011

Sid Meier's Civilization

Nuova partita a SMCTBG: è sicuramente un gioco molto apprezzato. Spero che esca presto un'espansione con nuove civiltà, quelle presenti nel gioco base sono un po' poche (sei) e ormai sono un po' ripetitive. Ah, e una cosa che non mi piace molto, ovvero, ci sono civiltà che determinano un po' la strategia da seguire: è vero che, ad esempio, non è indispensabile attaccare tutti quando si hanno i Tedeschi, però se non lo si fa non si sfrutta a fondo il vantaggio che offrono.

venerdì 18 febbraio 2011

Starcraft

Starcraft naturalmente è la trasposizione in scatola del famoso videogioco, e devo dire che è realizzata veramente molto bene. Naturalmente la si può apprezzare al meglio se si ha giocato al videogioco, ma anche chi non sa che cos'è un Ultralisk può apprezzare la bellezza delle miniature.

Poi il meccanismo è studiato bene, con un meccanismo di pianificazione delle mosse che ricorda "Il Trono di Spade" ma con maggiore interazione, e un sistema di combattimento variegato che sfrutta a fondo le differenze tra le varie unità. Il tutto in una durata non eccessiva: non è comunque breve, ma non raggiunge i tempi di, ad esempio, "Twilight Imperium III".

E un paio di regole indovinate privilegiano l'attaccante: il che è essenziale in un gioco di questo tipo, per evitare che tutto si risolva in un "costruire barricate" ed aspettare che siano gli altri a fare la prima mossa.

Unico problema: dove mettere quella scatola enorme?

venerdì 11 febbraio 2011

7 Ages


7 Ages è un giocone realizzato dagli stessi autori di World in Flames, ovvero la ADG (Australian Design Group). E si tratta di un giocone per la lunghezza della partita, ovvero in una serata abbiamo completato la prima delle sette età di cui è composta una partita completa.

A parte questo "difetto" il gioco non può essere più diverso da S.M. Civilization; nonostante trattino lo stesso tema, lo svolgimento che utilizza 7 Ages è un mix di Euro e Ameri-game, ci sono una mappa a zone e dei counter in stile wargame (con fattori di attacco, appoggio, movimento e epoca) uniti con un meccanismo di azioni da scegliere ogni round.

Il gioco non è disprezzabile, ma necessita di molto tempo a disposizione per sviluppare a pieno le sue potenzialità. Ed è consigliabile un buon numero di giocatori, non che non sia giocabile in pochi, ma se in sei giocatori ci si trova ad avere due popoli a testa, in due giocatori diventa ingovernabile dovendone tenere contemporaneamente sette(!).

Nota di "colore": ogni popolo (ce ne sono ben 110 nel gioco ognuno ha una carta che lo rappresenta) è identificato da un simbolo, esempio gli inglesi hanno la corona , ma tra tutti i simboli possibili, perché per gli italiani hanno scelto un mandolino?

venerdì 4 febbraio 2011

The Resistance & Zombie State



The Resistance è un nuovo gioco che rientra nel filone dei "Lupi Mannari", ovvero i giocatori sono divisi in due fazioni, una delle quali segreta, e si vince a squadre. Il gioco è discreto, leggermente astratto (le missioni che organizza la resistenza sono assolutamente generiche) ed è ottimo per i gruppi numerosi (fino a dieci giocatori).
Esiste anche una versione avanzata del gioco che però non abbiamo provato perché dopo una partita abbiamo affrontato il giocone successivo, ovvero Zombie State. A differenza della miriade di giochi tattici sugli zombie (ovvero giochi dove si gestisce una sola persona o al massimo un gruppo di sopravvissuti che deve affrontare orde di zombie su scala "centro commerciale") in questo gioco la situazione va gestita a livello mondiale, ed ai giocatori viene affidato un intero continente (Europa, Asia, Africa, Nord e Sud America).
L'aspetto più interessante di questo gioco è che la casualità viene usata solo per gestire l'avanzamento tecnologico e l'apparire di nuovi zombie (con il lancio di un dado), mentre sia il combattimento che l'espansione degli zombie viene fatto con meccanismi senza fortuna. E se gli zombie vengono gestiti automaticamente, non si tratta di un cooperativo dato che vince un solo giocatore (chi ha conservato il livello maggiore di popolazione).
E no, non ci si può attaccare direttamente (ma nulla vieta di utilizzare le proprie scoperte tecnologiche per "dirottare" le orde di zombie verso gli avversari).