Phoenicia a prima vista sembra un normale gioco economico: con un'asta compri le carte edificio, poi impieghi i lavoratori e produci le merci; in realtà ha un meccanismo talmente ben oliato che la partita è stata tesissima fin dall'inizio (ed alla fine la vittoria è stata determinata con solo un punto di scarto). Peccato che nella scatola mancassero le carte edificio, fortunatamente reperite e stampate in fretta e furia da BGG.
Seconda partita a Keltis (venti minuti, neanche un fillerone ma un filler vero e proprio), piacevole ma estremamente dipendente dalle carte.
Fine serata con un paio di partite a Rythme and Boulet, un demenziale party game nel quale ci siamo consumati le mani a furia di "We Will Rock You" dei Queen: assolutamente geniale.